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Messaggi di fine d'anno

Messaggio augurale del 31-12-1975

By Agosto 19, 2017Ottobre 24th, 2021No Comments

Italiani!

In queste messaggio di fine d’anno che ancora una volta con animo beneaugurante vi rivolgo dal mio forzato esilio, vorrei evitare parole di critica e di ansia.

Ma oggi la situazione della nostra Patria appare drammatica per riconoscimento esplicito degli stessi uomini che si sono assunti la responsabilità di governarvi in un regime contrario alle tradizioni nazionali imposto all’Italia in un momento di totale disorientamento degli spiriti.

A parte la crisi che il mondo attraversa, tanti errori si potevano evitare. Io stesso nei miei messaggi ho più volte invitato a farlo. E non mi stanco di ripetere con voce accorata l’esortazione. Ricordate, Italiani, le mie parole ognora dettate dall’immutato affetto per voi.

Pressoché nulla, da chi poteva e doveva, si è fatto. Sicché viviamo l’angoscia della crescente disoccupazione e dell’insorgere di altri errori che hanno portato alla quasi inesistenza dello Stato: la violenza e l’armamento di singoli e di gruppi, che tante vittime provocano tra le generose Forze dell’ordine, diseducano la gioventù e fanno prevalere la faziosità di pochi alla volontà della maggioranza; il disordine nella scuola; la conflittualità permanente nei rapporti di lavoro; lo spreco del pubblico denaro; la crisi morale della Magistratura; la penetrazione eversiva nelle Forze Armate. Tolleranze inammissibili aggravatesi di anno in anno al punto che oggi la libertà, la vita e i beni di ogni cittadino sono alla mercé della più sfrontata e inumana criminalità.

E si è aggiunto il grande dolore del sacrificio di nostri fratelli che chiedevano solo di restare cittadini della Patria comune.*

Italiani!

Ho però fede nei valori eterni della civiltà cristiana dei sacri affetti familiari, della pace, dell’amor di Patria e questi valori finiranno per prevalere. Sono le virtù secolari della nostra stirpe, sono l’anelito insopprimibile della maggioranza dei cittadini, di gran parte delle nuove generazioni che cercano un mondo migliore e fraterno. Lo realizzeremo, ma occorre che governo, stampa, televisione e radio aiutino questa grande opera.

Il mio augurio per l’anno nuovo è indirizzato a tutti gli Italiani, qualsiasi ideologia essi perseguano e in qualsiasi parte del mondo essi si trovino: l’Italia fondata dal sacrificio dei nostri padri, dall’eroismo di tanti e dal costante comune lavoro avrà, ne sono certo, il suo felice domani.

Viva l’Italia!

 

Cascais, 31 dicembre 1975                                    Umberto

 

* Il Re si riferisce al vergognoso trattato di Osimo