di Nino Bolla
L’automobile procede nel cuore della regione, salendo verso Colares (Cintra) ove, agl’inizi dell’esilio, Umberto II e Maria José, insieme, con t quattro tigli. trascorsero, un non breve periodo nella villa. Quinta da “Bela Vista”, appartenente alla duchessa de Cadaval.
“Era accogliente, ma umida e triste: fu un bene per mia moglie ed il caro Vittorio Emanuele di cercare nella Svizzera un clima più adatto: e ora, sia la Regina che nostro figlio, stanno bene” .
Mi chiede della effettiva condizione dei nostri operai, della vera attuazione delle nostre industrie, del problema regionalistico.. Parla di Torino, ” la città che è stata la culla della mia Casa, che conserva in Superga le tombe del miei antenati e da cui prese le mosse per suo alto volo il Risorgimento Italiano..».
Il Risorgimento? Lo parole del Re si rincandiscono nel silenzio sopraggiunto:
“Risorgimento quando attraverso eventi memorabili, indissolubilmente legati alla storia d’Italia la Monarchia poté suggellare l’unità della patria ed i plebisciti furono l’espressione dalla volontà popolare c il fondamento del nuovo Stato unitario”.
E come mantenere l’unità d’Italia se non nella concordia nazionale?
Mentre nel mondo sussistono divergenze o divisioni e affannosamente si ricerca la via dalla pace, occorre concordia nella nostra terra martoriata, con quella tolleranza che ci è suggerita dalla nostra civiltà cristiana… “.
E’ con noi il dottor Enzo de Palo, amministratore della costituenda A.G.I. (Agenzia Giornalistica Internazionale), che è stato anche lui invitato in quella visita alla punta estrema dell’Estoril. Svela che io sono venuto dall’Italia armato dl domande. Umberto dl Savoia sorride:
“Non sono tanto le domande che possono allarmarmi, quanto le risposte, cioè le risposte che mi si possono attribuire”.
Allude a coloro che senza averlo mai avvicinato hanno scritto sulla famiglia del Re, sui matrimoni di questi ultimi tempi, inventando da cima a fondo.
“L’autorizzo a smentire tutto quanto si è scritto e si scrive su pretesi disaccordi coniugali, su avventure e su disavventure, che è ora di moda presentare anche particolarmente, forse per accentuare la parvenza di veridicità”.