Triestini!
Il mio cuore non sa resistere, nella dura lontananza dell’esilio, al bisogno di farvi giungere il mio augurio di italiano nell’imminenza delle elezioni in cui affermerete ancora una volta l’indistruttibile attaccamento alla Patria amata.
Auspico che il vostro responso sia unanime, come il grido di giubilo che accolse il mio Genitore nel fatidico sbarco, che, con la liberazione della terra di Obera e di Sauro, coronava il Risorgimento Nazionale.
Viva Trieste Italiana!
Cascais, 8 giugno 1949 Umberto