PER IL DISASTRO DELLA MINIERA DI CARBONE DI MARCINELLE
NEL BELGIO 8 AGOSTO 1956
Dal quotidiano La Gazzetta del Popolo, Torino, 10 agosto 1956:
Non appena avuta notizia del disastro di Amorcoeur, Umberto di Savoia ha deciso di recarsi sul luogo del sinistro; successivamente, avendo appreso dell’imminente arrivo dei rappresentanti del governo italiano e per evitare un eventuale incontro, è stato costretto a rinunciare al suo proposito. Da Ginevra l’ex Re ha inviato il seguente telegramma alla direzione de ’Charbonnages du bois du Cazier’ a Marcinelle:
ASSIEME ALLA REGINA MI UNISCO ALLE ORE DI TREPIDAZIONE E DI ANGOSCIA DEI DUE PAESI AMICI COSI’ DURA MENTE COLPITI NEI LORO MINATORI AFFRATELLATI NEL LAVORO E NELLA TRAGICA SORTE.
UMBERTO
Il 12 agosto 1956, il barone Enzo Galli Zugaro, si recò a Manoppello (prov. Pescara), di cui ben 23 minatori erano periti a Marcinelle, a porgere le condoglianze del Re e una offerta in danaro al Rev.do Parroco per le famiglie più bisognose.
Il successivo 18 agosto, il Re si fece rappresentare dallo stesso barone Galli Zugaro al funerale celebrato da S. E. Rev.ma Mons. Bosio, Vescovo di Chieti, nella Chiesa Par rocchiale di Manoppello, rinnovando alle singole famiglie colpite il cordoglio del Re.